SANDRO SIMEONI, PITTORE CINEMATO/GRAFICO

Pittura, Cinema e Grafica sono stati gli universi nei quali Sandro Simeoni ha viaggiato per mezzo secolo. È stato uno dei più importanti e prolifici Pittori di Cinema italiani e per cinquant’anni ha dipinto incessantemente realizzando bozzetti, illustrazioni e grafiche per migliaia di affissioni cinematografiche mettendo quotidianamente la sua arte al servizio della settima arte. Inoltre in parallelo ha portato avanti il suo percorso artistico personale realizzando opere esposte e celebrate in varie mostre in giro per l’Italia consentendo così alla sua arte di essere ancora oggi apprezzata e ricercata in tutto il mondo.

Sandro Simeoni nasce nel 1928 in provincia di Ferrara, a Migliarino (oggi Comune di Fiscaglia). Appena maggiorenne si trasferisce nella vicina Ferrara dove compie i suoi studi presso l’Istituto d’Arte “Dosso Dossi” e da subito inizia a frequentare lo studio Pubblicine fondato da uno dei suoi più illustri docenti, lo scultore Laerte Milani. In questo periodo il giovane Simeoni, oltre ad essere coinvolto in una vivace attività di disegnatore presso lo studio Milani, collabora attivamente anche con vari giornali satirici ferraresi (“Il Vampiro”, “La Nuova Scintilla”, “Gioventù in Lotta”) per i quali disegna soprattutto ritratti e caricature. Molti di questi disegni faranno parte della grande mole di opere, circa 600 pezzi, esposte nel 1948 presso il Teatro Comunale di Ferrara, in quella che sarà la prima grande mostra personale di Sandro Simeoni. Un vero successo con un’enorme affluenza di pubblico, la stampa locale scriverà dell’arte “psicoumoristica” del “Walt Disney ferrarese”.

Archivio Sandro Simeoni

Un giovane Sandro Simeoni

Nei primi anni '50 si trasferisce a Roma dove, grazie alla sua abilità di ritrattista, trova presto lavoro come disegnatore di identikit per la questura e grazie ai suoi disegni consente in poco tempo alla polizia di arrestare svariati ricercati. Intimorito però dalle minacce di alcuni di questi criminali e preoccupato per eventuali ritorsioni il giovane ferrarese abbandona presto l’incarico. Comincia a collaborare come illustratore per varie riviste, tra cui il settimanale di fotoromanzi “Luna Park”, nel quale i suoi meravigliosi disegni arricchiscono la seguitissima rubrica de “Le Avventure Impossibili”. In questo periodo si dedicherà anche all’illustrazione di copertine per romanzi e gialli, ma sarà dopo il consiglio di un amico di provare a lavorare nel campo dei cartelloni cinematografici che Simeoni darà una vera svolta alla sua vita. Decide infatti di presentarsi, con i rotoli di disegni sotto il braccio, direttamente presso gli uffici di alcune case di produzione cinematografiche della capitale così dopo vari tentativi il giovane e talentuoso artista viene ingaggiato come pittore cartellonista.

Archivio Sandro Simeoni

Appena arrivato a Roma (Primi anni ’50)

Siamo nel secondo dopoguerra e a Roma l'industria cinematografica sta per vivere il suo boom. Gli studi di Cinecittà sono in massimo fermento con tantissime produzioni americane che vengono girate lì in quegli anni, “la Hollywood sul Tevere” garantisce infatti costi bassi e maestranze straordinarie. Simeoni è nel posto giusto al momento giusto e dopo un’iniziale collaborazione con lo Studio Favalli, importante fucina per molti cartellonisti dell’epoca, nel 1950 fa il suo vero e proprio esordio disegnando parte del corredo pubblicitario del film di Roberto Rossellini “Francesco, Giullare di Dio”. Da quel momento sarà una vera e propria escalation, le commesse arriveranno numerosissime consentendo così a Simeoni di consolidare le sue collaborazioni con veri e propri giganti del cinema mondiale quali Paramount, Globe, Columbia Pictures, Warner Bros, oltre che con le più importanti case di produzione cinematografiche nostrane. Tantissimi dunque i film disegnati in questi anni: “Io Confesso” e “La Donna Che Visse Due Volte” di Hitchcock, “Piace A Troppi” di Roger Vadim con la conturbante Brigitte Bardot, “Marte Distruggerà La Terra”, “Saint Louis Blues”, “Missili In Giardino”, “Blob Fluido Mortale” con un giovanissimo Steve Mc Queen, “Ascensore Per Il Patibolo” film d’esordio di Louis Malle, solo per citare alcune delle produzioni internazionali. Tra i film italiani di questo periodo vanno sicuramente ricordati “Un Americano A Roma”, capolavoro di Stefano “Steno” Vanzina con un mitico Alberto Sordi protagonista, “Il Conte Max”, “Totò All’Inferno”, “Il Grido” opera del conterraneo ferrarese Michelangelo Antonioni, “La Notte Brava” di Bolognini, “Esterina” di Lizzani e moltissimi altri.

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Al tavolo da disegno con il bozzetto de “La Strage di Frankenstein”

Simeoni produce quotidianamente una mole impressionante di disegni e bozzetti, in quanto per ogni film gli uffici pubblicità delle case cinematografiche richiedono differenti immagini e proposte per i vari formati del corredo pubblicitario (locandina, manifesto, soggettone, fotobusta, etc..). Un bravo cartellonista oltre ad essere un pittore sopraffino, capace di realizzare opere di forte impatto visivo, deve altresì abituarsi a ritmi forsennati per soddisfare le continue richieste dei committenti; la sua missione è riuscire con un disegno a rappresentare la vera essenza di un film e contemporaneamente a colpire l'attenzione del pubblico per sedurlo e portarlo al cinema. Simeoni è perfetto per questo mestiere essendo dotato di un talento enorme, oltre che di una notevole tecnica pittorica e sintesi grafica, non ha quindi nessun problema ad eccellere ed è infatti uno dei più richiesti. La sua fervida creatività spesso lo porta addirittura a disegnare immagini, che pur rappresentando a pieno il film in questione, non compaiono nelle scene dello stesso spiazzando così gli spettatori corsi in sala per godersi proprio quei fotogrammi visti nei suoi disegni.
Il pittore ferrarese già dai primi anni di attività, lavorando per molte produzioni americane, si accorge che spesso all’estero il suo nome viene letto male e pronunciato ancor peggio (“Saimeoni” ad esempio). Decide quindi di cominciare a firmare le sue opere come SYMEONI, con la “Y”, in modo da facilitare così la corretta pronuncia del suo cognome anche agli Americani; usa molto anche la firma SYM, un segno rapido di tre lettere che spesso troviamo incastrato negli angoli dei suoi disegni.

Archivio Sandro Simeoni

Tra pennelli tempere e sigarette

Dagli anni ‘60 in poi la sua attività diventa ancora più prolifica e importante. Simeoni infatti continua ad avere eccellenti idee e realizza opere per le affissioni dei più grandi cineasti di questo periodo, autori del calibro di Fellini (“La Dolce Vita”), Antonioni (“L’Avventura”), Godard (“Fino All'Ultimo Respiro” e “La Donna è Donna”), Sergio Leone (“Per Un Pugno Di Dollari”), Pasolini (“Accattone”, “I Racconti Di Canterbury”), Francesco Rosi (“Le Mani Sulla Città”), Dario Argento (“Profondo Rosso”) e moltissimi altri. La sua arte però è anche al servizio di generi cinematografici considerati “minori”, dall’Erotico ai Mondo Movies, dal Poliziottesco all’Horror, Simeoni disegna sempre con lo stesso spirito e la stessa passione contribuendo spesso con i suoi artwork al successo e alla popolarità di film che non sempre al cinema risultano poi dei gran capolavori. Si diverte anche col suo lavoro beffandosi spesso di produttori e uffici stampa, utilizzando vari trucchi del mestiere per aggirare le costanti e assurde richieste di cambiamenti o modifiche. Meno divertente è il suo rapporto con la Censura che spesso lo prende di mira, infatti durante la sua carriera subisce svariati procedimenti giudiziari a causa dei suoi disegni. Spesso però queste azioni legali, finalizzate a bloccare la promozione di un film, risulteranno solo degli escamotage aventi come vero scopo quello di colpire determinati titoli o autori molto scomodi in quel momento storico, poi spesso risolti con ammende pecuniare pagate dalle case di produzione di riferimento. Tra i vari film in questione: “La Battaglia Di Algeri” di Pontecorvo, “Ultimo Tango A Parigi” di Bertolucci, “A Ciascuno Il Suo” di Petri, “I Racconti Di Canterbury” di Pasolini e vari altri.

Archivio Sandro Simeoni

Simeoni in posa con la sua adorata moglie

Sempre innovativo e al passo coi tempi, a differenza di molti suoi colleghi cartellonisti, Simeoni evolve costantemente il suo stile pittorico passando dai tratti più realistici degli anni ’50 alle sintesi grafiche e astratte degli anni ’70. Modernizza e propone i suoi layout con colori accesissimi e fluo, contorni neri molto netti e spezzati (spesso elimina del tutto l’utilizzo della curva), lettering originali, audaci e sempre differenti a seconda del genere del film. Anche per queste caratteristiche i suoi lavori rimarranno “stampati” nella memoria collettiva e saranno una costante ispirazione per molti illustratori e grafici negli anni a venire. Tiene viva questa evoluzione stilistica anche nella sua personale ricerca artistica, scevra dal mondo cinematografico, realizzando quadri con varie tecniche (tempere, olio, serigrafia) che saranno esposti in molte mostre su tutto il territorio nazionale.
Dagli anni ’80 in poi, con l’uso massiccio della fotografia e l’avvento della computer grafica, il mestiere del cartellonista purtroppo subirà un calo vertiginoso e di conseguenza l’attività di Simeoni diminuirà notevolmente. Il Maestro continuerà però a dipingere e molte gallerie d’arte italiane esporranno i suoi quadri e le sue opere grafiche; inoltre in questi anni riceverà anche molti premi e riconoscimenti tra cui la prestigiosa nomina di “Ambasciatore di Ferrara Nel Mondo”.

Autoscatto per il manifesto di "Milano Violenta"

Gran musicofilo, appassionato di Classica e Jazz, durante tutta la sua carriera Simeoni ha un costante confronto con la Musica: in molte sue opere applica il principio della “sinestesia” impegnandosi a creare un rapporto diretto tra colore e suono. Inoltre le sue illustrazioni saranno utilizzate per molte copertine di colonne sonore di film, da storiche etichette discografiche (Rca, Cam, Cinevox, etc..) che pubblicheranno dischi in vinile (33 e 45 giri) con incisioni di musiche composte dai più noti maestri italiani: Morricone, Trovajoli, Ortolani, Piccioni, Umiliani. Le sue “collaborazioni musicali” continueranno anche durante gli anni ’90 nei quali nuove etichette discografiche come Beat Records, Easy Tempo e Irma La Douce chiederanno a Simeoni di caratterizzare visivamente le copertine dei loro vinili e cd. Grazie alla distribuzione internazionale di alcune queste etichette, all’estero ci sarà un rinnovato interesse verso il lavoro di Simeoni e il Maestro diventerà così un vero cult tra collezionisti ed appassionati. 

Sandro Simeoni morirà nel 2008 a Roma e purtroppo la sua figura verrà ben presto dimenticata, ma le sue opere continueranno ad essere un’ispirazione per molti e il suo lavoro nel Cinema un riferimento costante nella memoria collettiva e nel patrimonio culturale e artistico del nostro paese.